Nando
- 03/09/2015 06:51:00
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"Sabato (shabat, il giorno della festa), ottobrate romane, viole, leggerci dentro". Dallaltra parte: rabbia, incomprensione, incomunicabilità, linimicizia, la morte. La morte che sovrasta tutto ma muta aspetto "legandosi" alla qualità dei vissuti relazionali: isole o arcipelaghi, solitudine o comunione. Una poesia che in fondo, si potrebbe dire, narra unesperienza personale, soggettiva, ed è così; eppure, per svolgimento e scrittura, esplicita un contenuto umanamente significativo, universale o almeno tale allinterno di un epoca e della sua cultura, ed è appunto il tema perenne dellAmore, inteso nellampiezza della sua capacità di contenere le diverse forme e modalità interpersonali espressive dellio-tu, anche se è nel duale adamitico lapice della sua applicabilità.
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